Situata nel centro storico di Misterbianco, poco distante da Catania, questa casa d’angolo si sviluppa su due livelli.
Si presenta come un volume ad elle compatto e serrato verso l’esterno e aperto all’interno graie a un’ampia vetrata a doppia altezza.
Città e corte, fuori e dentro, pubblico e privato.
“Un mondo nel mondo” frutto di un prezioso modus vivendi tipico della cultura arabo-siciliana.
L’abile gioco della luce è evidente, soprattutto nella prospettiva tra esterno e interno e viceversa.
L’esterno si caratterizza attraverso l’uso sapiente dei materiali: intonaco bianco, pietra lavica, legno e acciaio.
All’interno, nella corte, i bianchi volumi dialogano fra loro, e la presenza del legno e dell’erba rende tutto più caldo.
La luce viene riflessa, assorbita filtrata. Uno dei punti fondamentali del progetto è la continuità visiva e materica dello spazio nella luce.
Il patio è come una “stanza a cielo aperto” attorno alla quale ruotano gli altri ambienti e le persone. Da qui, passando attraverso la vegetazione la vegetazione, si accede alla saluna attravesro una scala esterna i cui scalini sembrano essere sospesi.
Al piano terra, caratterizzato da una grande fluidità di spazi data dalla totale assenza di porte, arredi di design si alternano a mobili realizzati da esperti ebanisti.
Un grande mobile nero fa da sfondo alla zona pranzo.
La cucina, vero e proprio centro della casa, è caratterizzata da un complesso gioco di volumi. Questo ambiente è legato all’esterno grazie a un’ampia vetrata che tede ad annullare il confine, appunto, tra interno e esterno.
A terra una resina bianca e lucida rende il suolo più candido.
I due piani della casa sono collegati da una scala che porta alla zona notte, riservata e rilassante grazie all’impiego di legno, che sottolinea parti di arredo, vetro opacizzato, che garantisce un’accurata riservatezza e, ancora una volta, la luce, sia naturale che artificiale. La cura dei dettagli e dei materiali evidenziano come nulla sia lasciato al caso. La casa diventa luogo di benessere.
Tratto da D'Architettura n°29
All’interno, nella corte, i bianchi volumi dialogano fra loro, e la presenza del legno e dell’erba rende tutto più caldo.
La luce viene riflessa, assorbita filtrata. Uno dei punti fondamentali del progetto è la continuità visiva e materica dello spazio nella luce.
Il patio è come una “stanza a cielo aperto” attorno alla quale ruotano gli altri ambienti e le persone. Da qui, passando attraverso la vegetazione la vegetazione, si accede alla saluna attravesro una scala esterna i cui scalini sembrano essere sospesi.
Al piano terra, caratterizzato da una grande fluidità di spazi data dalla totale assenza di porte, arredi di design si alternano a mobili realizzati da esperti ebanisti.
Un grande mobile nero fa da sfondo alla zona pranzo.
La cucina, vero e proprio centro della casa, è caratterizzata da un complesso gioco di volumi. Questo ambiente è legato all’esterno grazie a un’ampia vetrata che tede ad annullare il confine, appunto, tra interno e esterno.
A terra una resina bianca e lucida rende il suolo più candido.
I due piani della casa sono collegati da una scala che porta alla zona notte, riservata e rilassante grazie all’impiego di legno, che sottolinea parti di arredo, vetro opacizzato, che garantisce un’accurata riservatezza e, ancora una volta, la luce, sia naturale che artificiale. La cura dei dettagli e dei materiali evidenziano come nulla sia lasciato al caso. La casa diventa luogo di benessere.
Tratto da D'Architettura n°29
VILLA IRACI MISTERBIANCO (CT) - ITALIA
Anno: 2005
Metri Quadrati: 80
Progettisti: Arch. Antonio Iraci
Studio: Studio Archline
Materiali posati: 120x60 Michelangelo Statuario Levigato